In un’epoca il cui il digitale ha preso il controllo delle nostre vite, sia private che professionali, c’è ancora chi rifugge le moderne tecniche di elaborazione computerizzata di immagini per riscoprire il vecchio, tradizionale e ineguagliabilmente “umano” mondo del disegno a mano libera. È il caso dell’illustratrice italiana di cui vi parlo oggi, Olga Tranchini, autrice tra l’altro del nostro nuovo header, tributo all’italiano medio e alle tanto agognate ferie estive.
Olga ama disegnare, su questo non ci sono dubbi, al punto tale che ogni circostanza diventa per lei fonte di ispirazione. I soggetti che predilige sono gli esseri umani, ritratti nella loro quotidianità, e gli animali, che rappresenta in maniera antropomorfa sia per quanto riguarda le sembianze che i comportamenti. Alcune sue illustrazioni sono racchiuse all’interno di “nuvole” da bordi morbidi e indefiniti, come a voler sottointendere la natura onirica delle situazioni raffigurate. La tecnica è la più semplice che ci sia, matita e acquerelli, ma non per questo risulta limitante.
Veneta di origine, Olga si è diplomata in illustrazione presso l’Isia Urbino ed oggi lavora come illustratrice e animatrice freelance. Ha realizzato illustrazioni su commissione per privati, ad esempio locandine di film documentari (“La fabbrica è piena” di Irene Dionisio, “Su campi avversi” di Tortone/Fenoglio). Ha anche lavorato come animatrice per un film (“Più libero di prima” di Adriano Sforzi, in uscita). La sua tesi di diploma, un corto animato intitolato “Amelia“, è stata selezionato a diversi festival di cinema d’animazione internazionali. Ha inoltre partecipato a diverse mostre collettive e condotto laboratori per bambini. Potete seguirla sul suo portfolio e sul suo account Instagram.
