Fino al 28 Dicembre presso il Padiglione Giovanni Agnelli di Torino si tiene la mostra Dream che ripercorre la storia dell’auto fuori serie dal 1950 ad oggi. Una storia che si interseca con la storia d’Italia dalla fine della seconda guerra mondiale e che oggi diventa quanto mai attuale.
Di seguito un cut&paste dal sito Torino World Design Capital:
L’analisi di “Dream” parte dagli anni ’50, da quel particolare momento dell’industria dell’auto italiana che, appena uscita dalle ferite della guerra, si impegna a perseguire l’obiettivo fordista dell’auto per tutti, ma resta fortemente attratta dal fascino del modello fuori serie, del Dream Car come segno esplicito di ottimismo, come visione anticipativa di un futuro luccicante, concessione a volte ingenua alla provocazione, all’evasione. […] Modelli topici nascono da Fiat, da Lancia e dagli stabilimenti di Bertone e di Farina, dai laboratori di Vignale, di Ghia, di Frua. Spiccano e si affermano figure di designer e progettisti a tutto tondo come quelle di Mario Revelli di Beaumont e di Dante Giacosa. […] Il Dream continua a confrontarsi col futuro ma è maturato e si è tradotto in concept; le proposte dei creativi vanno allora lette con un’attenzione più profonda essendo portatrici di segnali concreti, capaci di offrire una prospettiva di continuità.
Dream. L’auto del futuro dal 1950 ad oggi
Designer e art director, è fondatore e direttore di Picame dal 2008 e co-fondatore di fargostudio.com, agenzia specializzata in design e comunicazione.
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