Definisce se stesso un illustratore, un artista e un inventore visuale. Sicuramente è geniale la semplicità del suo progetto Face-o-mat, con in quale Tobias Gutmann dal 2012 ha girato per tutto il mondo (coprendo una distanza di oltre 110.000 km!), realizzando più di 1.700 ritratti.
Ricordate le vecchie cabine automatiche per le fototessere? Immaginate che dietro un pannello di cartone ci sia Tobias disposto a farvi un ritratto a mano libera in 3 minuti. Tobias va oltre il realismo e, alla fine, usando pennelli di varia forma, crea un ritratto non convenzionale, un’interpretazione artistica, spesso astratta e psicologica, che ricorda le caricature futuriste.
Face-o-mat, infatti, è un gioco, uno strumento di interazione sociale. Questo è un aspetto che interessa molto Tobias, il quale ha fatto evolvere il progetto di Face-o-mat verso un’altra direzione: Let’s Make Language , una ricerca che ha come presupposto il disimparare e il fuggire gli schemi linguistici convenzionali, cercando nuovi segni grafici e modi alternativi per esprimere le idee. Una sorta di esperanto visuale composto da nuove forme che tutti possono comprendere.
Cresciuto in Nuova Guinea, Tobias ha studiato comunicazione visiva all’Università delle Arti di Berna, ha lavorato in Tanzania, Stoccolma, Svezia. Attualmente vive a Zurigo, in Svizzera.