È raro, ma per fortuna non impossibile, incontrare una creatività così potente da soddisfare tutti i cinque sensi insieme. E dopo il quinto, per qualche eletto c’è anche il sesto, il senso eccezionale che ti suggerisce di andare ancora oltre. Elsa Mora, cubana di origini e atterrata a Los Angeles per motivi di vita e di lavoro, è esattamente la definizione di una creatività che ti impone di andare avanti, continuare a sfogliare, capire da quale miscuglio di vapori arriva tutta la sua opera. Giochi con carta, illustrazioni, piccole sculture: le linee portano fuori dalla forma un catalogo di storie variopinte che si intrecciano a una fantasia fine, evocativa, per un racconto che ha bisogno di ben poche parole. Il colore appare netto, deciso, perfettamente misurato sia nel soggetto che fuori, quando la tinta stesa assume il significato di un piatto caldo su cui servire emozioni. Quando hai la fortuna di incontrare un’artista dotata di tanta intensità, ti chiedi semplicemente una cosa: quanti altri mo(n)di di bellezza ci sono? E torni a respirare decisamente meglio.
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